La Pappa al Pomodoro

La pappa “al” pomodoro o “col” pomodoro è un piatto storico Toscano detto di "magro", che rispetta cioè la sobrietà della quaresima cristiana. L'origine non è antichissima, anche perché il pomodoro è una pianta proveniente dal continente americano, sconosciuta in Italia fino al cinquecento, ci vollero altri due secoli per liberare il suo potenziale alimentare, infatti fino ad allora veniva usato solo come pianta decorativa.

Questo piatto semplicissimo era tipico di Firenze, che con un po’ di pane raffermo riempiva la pancia in maniera economica e gustosa. Fu fatto conoscere al resto dell’Italia grazie al famoso Giornalino di Gian Burrasca dello scrittore fiorentino Vamba nel 1907 e pubblicato nel 1920.

 Negli anni Sessanta, ebbe una nuova ondata di successo: infatti fu realizzata una versione televisiva del libro diretta da Lina Wertmuller e interpretata da Rita Pavone, la quale cantava la celebre canzone Viva la pappa col pomodoro, scritta da Nino Rota, ricordo bene che quando ero piccolo avevo un mangiadischi e un vinile con questa canzone che ho fatto girare centinaia di volte.

In casa mia mio padre amava preparare la pappa al pomodoro: faceva soffriggere due spicchi d’aglio in camicia nell’olio e dopodiché aggiungeva un pomodoro “Fiorentino”, oppure 1 - 2 “San Marzano”, quando il pomodoro era ben cotto ci toglieva le bucce e aggiungeva acqua, sale e pepe, quando ripartiva il bollore aggiungeva pane raffermo a bocconcini e aggiungendo acqua a coprire lo faceva andare fino a rassodare bene la pappa. Mia madre ovviamente era felicissima in questi momenti perché doveva solo apparecchiare la tavola senza pensare a cosa fare per accontentarci…

Se Cliccate su >> QUESTO LINK <<  troverete la ricetta descritta con più particolari, non mancate di farmi sapere se vi è venuta bene oppure se amate fare alcune modifiche!

Su questo piatto consiglio un vino speciale e anch’esso Toscanissimo:

>>Vernaccia Riserva DOCG “per Bruno” dei “Poderi Arcangelo”<< esso ha Leggere impressioni di vaniglia, miele ed erbe aromatiche. Al palato elegante con buona acidità, leggermente sapida con finale minerale di pietra focaia.


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