Perchè ho iniziato a fotografare

Mi ha sempre affascianto la possibilità di “congelare” il passato e la realtà che mi circondava. Nell' Istituto Tecnico Industriale che ho frequentato era presente una vecchia camera oscura, insieme a dei miei cari amici decidemmo di fare un corso, con l’aiuto del Prof. Mancini e di Alessandro Zani. Iniziai quindi a fotografare con una reflex, a stampare e a sviluppare, imparando ad eseguire tutti i processi dall’A alla Z. In seguito costruii una mia camera oscura casalinga dove ho sviluppato i miei primi progetti analogici. fino all’avvento della fotografia digitale. Come molti che hanno vissuto quel cambiamento all’inizio ero titubante, ma in seguito ho saputo apprezzare la praticità e la facilità d’uso del mezzo digitale, è rimasto in me comunque un modo di fotografare riflessivo come se avessi ancora la pellicola, scatto quando sono sicuro di ottenere il risultato voluto, e non amo passare ore di fronte alla postproduzione, cercando di presettare la macchina per ottenere, il più possibile, il risultato finale già in macchina. Da diversi anni fotografo con macchine all’infrarosso, e multispectrum condividendo le ricerche con il mio collega Pollastrini Simone, per ottenere atmosfere sognanti, con il minimo indispensabile tocco di post-produzione.